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Uno spettacolo di Don Pasta & Fat Volam al Liceo Diderot Lunedi’ 28 aprile e martedi’ 29 aprile Programma del lunedi’ e del martedi’ ore 16: 00 : partita di calcio ore 18:00 spettacolo „Sound food system“ (salle de conférence) ore 19: 30 scenette di commedia dell’arte : atelier Liceo (cantine/ mensa) ore 20:00 Cena « Buffet » con Daniele e Jonas in cucina ( e la partecipazione dei liceali di Diderot) martedi’ : dalle 13 : 30 alle 17 e 30 Atelier d’écriture con Daniele de Michele Fat Volam : groupe composé par Frédéric Cavallin (percussions, batterie, bruitages), Maxime Delporte (contrebasse ou contrebouillabaisse, dixit Don Pasta) et Rémi Leclerc ( claviers) +Jonas CAPOCUOCO ![]() My favourite parmigiana La parmigiana d’aubergines à la mode Salentine est la version poids lourd de la plus noble parmigiana napolitaine. Les aubergines, rigoureusement de saison, doivent sécher au vent et au soleil pendant deux jours. Si vous habitez en ville, afin d’éviter de manger des aubergines à l’oxyde de carbone, sautez ce passage et mettez les simplement dans l’eau, avec du gros sel pour en lever le goût amer. L’opération est vaine avec les aubergines de supermarché, énormes. Elles n’ont aucun goût. Coupez, dans la longueur, des tranches épaisses d’à peu près 1 cm des aubergines et faites les frire, après les avoir passées dans l’œuf et la farine. Préparez ensuite une infinité de minuscules boulettes de viande, bien évidemment frites, elles aussi. Sur le troisième feu, cuisinez une bonne sauce tomate. La parmigiana est un plat estival et vous pouvez donc faire une purée de tomates fraîches. Ou alors, utilisez une bonne purée en conserve, avec une feuille de basilic. La construction de la parmigiana est une œuvre rigoureuse, comme les acrobaties des trapézistes du cirque du soleil. Ils virevoltent dans les airs avec science et puissance. Ils ont des masques d’anges et dessinent des images, des rêves… Le temps s’arrête et tu espères voir leurs corps, pendant des heures encore, évoluer sous tes yeux. Il est important de savoir qu’il existe des hommes au service de l’imagination. Derrière, c’est la rigueur profondes de répétitions sans fin, de gestes qui n’ont pas droit à l’erreur… Il est important de savoir que cette rigueur est là pour faire rêver. Pendant que je cuisine, les platines jouent My favourite thing de Coltrane. Un conseil pour une meilleure écoute : Barricadez portes et fenêtres, montez le volume à fond et fermez les yeux. Coltrane n’émettait pas des sons mais des soupirs de l’âme, des cris du cœur. Le sax soprane commence lentement, l’ouverture est délicate, la mélodie sublime. Contrebasse et batterie s’unissent pour former un tapis rythmique puissant, fiable et constant. Le piano joue nerveusement, les doigts courent, rapides. Trane alors repart, abandonne la mélodie et joue avec les tripes. Zéro tranquillité, les sons sautent du sax soprane et c’est maintenant au piano de reprendre la mélodie d’ouverture. Le cerveau abdique, ce n’est pas pour lui, cœur, sang, estomac. En accompagnement, je propose un Amarone di Valpolicella, choix hasardeux, laïc et sans chauvinisme. Son goût amer équilibrera la douceur des aubergines de saison. Sa complexité exaltera la grande variété de saveurs de la parmigiana. Quand tout est prêt, on peut enfin construire le château d’aubergines. Dans un premier temps, le plat aura été recouvert d’huile et de sauce tomate. Entre un étages d’aubergines et l’autre s’insèrent successivement la sauce tomate, les boulettes de viande, la mozzarella, le basilic, la mortadelle, les œufs durs et le parmesan. Et ainsi de suite jusqu’au dernier étage. Enfournez, et bon appétit. « Le projet « Food Sound System » que j’espère présenter au lycée Diderot est le premier projet multi-media que j’ effectue en tant que DJ . Je propose une performance poétique et musicale ainsi qu’une réflexion gastrophilosophique. Sous l’influence clairement revendiquée des élucubrations de Montalban, le spectacle donne des recettes de cuisine italienne française et espagnole qui finissent en billets d’humeur, poèmes ou déclarations politiques. La cuisine comme lien social est le reflet des luttes du pot de terre ici associée à la vidéo et à la musique. Chaque plat, comme une étape, donne lieu à une réflexion sur l’état de notre joli monde. Ma passion pour la cuisine, entre Coltrane et les lasagnes, les Clash et le poulpe, Bob Marley et le café… Food Sound System n’ a pas seulement pour objectif d’éduquer le goût ou l’écoute, mais simplement de présenter ma façon personnelle de profiter des plaisirs de la table, de la musique, du voyage.” Le groupe Fat Volant interprète un répertoire inspiré le jazz pour mettre en valeur les mots du poètes. Il est mon compagnon de voyage dans ce projet. » Daniele de Michele Daniele De Michele Donpasta info@donpasta.com a) Perchè spiegare il cibo agli studenti Nella società attuale la conoscenza si perde. Si perde la cultura. Si perdono i gesti secolari frutti una sapienza legata alla prassi, al massimo risparmio di energia fisica, umana, vitale. Questa spaienza si perde e le generazioni nuove si perdono un pezzo di storia vissuta. Parlare di cibo permette, forse più che altri contesti, di ritracciare un percorso il più vicino possibile al percorso umano. Raccontare la storia, al cultura attraverso le diversità delle colture, attraverso l'essere attori della trasformazione della natura ma allo stesso tempo vigile della sua perpetuazione, significa pter raccontare una storia costruttiva e vicina a qualsiasi sensibilità. b) Cosa nasconde il mondo del cibo Il cibo nasconde la cultura delle diversità. In una società multirazziale quale quella attuale la cultura gastronomica passa attraverso due fenomeni assolutamente universali:
Far riconoscere agli studenti la propria storia mostra assai semplicemente la convergenza delle culture gastronomiche del Mediterraneo, negli ingredienti, nei gesti come nei rituali. Allo stesso tempo ognuno riconoscerà come profondamente proprio uno specifico profumo della sua infanzia e sarà una delle tante tracce che gli permetteranno di rapportarsi al mondo, alla società attraverso una identità propria, frutto di una storia e di una cultura
Il cibo, come qualsiasi argomento, può diventare uno strumento narrativo, al base di un racconto assolutamente personale. Come nella grande cultura del cantastorie, griot africano, trobadour occitano, la conoscenza, la tradizione e la fantasia si uniscono per raccontare una storia nella sua dimensione fantastica. Fantastica perchè parte da un elemento di realtà per trasformarlo in un atto creativo, che è la grande peculiarità della storia degli uomini. Il riconoscersi attraverso una conoscenza che diviene comune. Se si pensa alla gastronomia o al vino ci si accorgerà che il fenomeno è lo stesso. Conoscenza, tradizione, terra e fantasia.
![]() ricetta di Alessandro Gamba TES Ingredienti : 500 grammi di carne di manzo spezzettata due volte Una cipolla pane secco Due uova Un mazzo di prezzemolo Il sale e peppe Preparazione :
Storia : La leggenda racconta che i greci hanno realizzato questa ricetta quando scoprirono la terra marsigliese 2100 anni fa! .... per celebrare la loro scoperta meravigliosa . Il famoso filosofo Platon gradiva questa preparazione perché i sapori del prezzemolo e della cipolla gli regalavano l’ispirazione ....per capire i veli e i misteri del mondo! Lezione Palermo, sarde e Pharoah Sanders ![]() 1. Presentazione „Food Sound SYSTEM „ è un progetto multi-media del D.J Don Pasta. è una prestazione, una performance POETICA E MUSICALE, una raccolta di pensieri, ideale tra gastronomia e filosofia. è uno spettacolo totale con l’uso del video, della musica (con una banda jazz) e la prestazione narrante di un cuoco/ DJ sul palcoscenico. Don Pasta e Fat Volam sono venuti il lunedi’ 28 e martedi’ 29 aprile al liceo Diderot per presentarci lo spettacolo « Food sound system ». Daniele de Michele, un tale Don Pasta sul palcoscenico, insieme cuoco, D.J, autore, viaggiatore presenta ricette con il senso dell’umorismo, poesie e denunce politiche. La cucina è un forte legame sociale che ci tiene ancorati alla nostra terra mediterranea. Ogni piatto è una raccolta di pensieri sul mondo . Lo spettacolo non vuole educare per forza il pubblico al godimento dei gusti e della musica ma per l’artista conviene approfittare e condividere i piaceri della tavola, della musica e del viaggio. Il brano del libro omonimo che presentiamo s’intitola Palermo, sarde e Pharoah Sanders . Il libro è stato pubblicato da Kowalski EDITORE nel 2006. Daniele ha cucinato per noi la pasta con le sarde durante quella famosa serata del 28 aprile e recitato sul palcoscenico questo testo. 2. Analisi del testo : Il testo si divide in tre parti con la presentazione di Palermo poi loda la necessità di musica per affrontare la vita e finalmente descrive una ricetta siciliana che racconta una storia e la terra delle origini.
La Sicilia isola greca, conquistata dai Normmani, dagli arabi dai francesi dagli americani…..è un miscuglio di popoli che seppe trovare un equilibrio per vivere insieme. Parlermo fondata dagli arabi (secoli 09 e 10) per il commercio (nome arabo Bal’arm) L’ occidente è fine in Sicilia oppure è Oriente che nasce : è fine per l’occidentale ma nascita di un luogo per l’uomo del sud che si dirige verso nord. . Don Pasta fa l’elogio dei 5 sensi : l’olfatto, l’udito, il senso, il gusto e il tatto per diventare palermitano un momento, città accogliente delle differenze. Il narratore s’immerge nella « città notte » e il suo vagare lo porta nei vicoli della vecchia Palermo, un mondo che crolla con le case decadenti. Prende il polso della vita palermitana, del suo ritmo lento tra sudore e polvere. il caldo è torrido afoso, spacca le pietre… è difficile trovare il respiro :il tempo è pesante !E trattiene il suo respiro nell’aria soffocante L’olfatto contribuisce alla magia del luogo con gli odori di pesce sulle bancarelle del vecchio mercato chiuso : i pesci ballano per Daniele. Sono la promessa di una delizia da scoprire ancora e ancora. I palermitani offrono l’ospitalità . In cambio, aspettano solo parole e poesie di un fiabista, di un favolista, capace di regalare ogni sogno. Allora Daniele racconta e condivide una cena tra rumore e musica
D’estate, Palermo ti toglie il sonno. Il dormire diventa impossibile allora nascono sogni e il free jazz del gruppo Pharoah Sanders sveglia la fantasmagoria. l’udito diventa primordiale. Nella camera, Palermo si allontana, il narratore mette un disco sulla platina e si lascia trascinare dalla musica. Questa musica è vivace, professoressa e quasi personificata … il ritmo è un respiro che varia e dice l’istinto e la vita.c . La cucina Siciliana Di nuovo, il pensiero evade e ritorniamo a Palermo e alla Sicilia. Il mare che bagna che lava i pensieri è espressione dell’isola : un mare gemello per nutrire le sue genti, che dà il mangiare e l’immaginazione culinaria ( palermitana) per mantenere questa famiglia insieme sparsa e unita … Il narratore si fa cuoco … La cucina arricchisce la mente. Cucina e Sicilia : arte millenaria con lo sposalizio d’Oriente e d’Occidente. La ricetta « la pasta con le sarde » racconta le fragranze, la storia e la tradizione . I cibi chiedono armonia coi vini prelibati ( il grillo Altaviva), preparazione istintiva. La natura regala la sua ricchezza : il finocchietto, le sarde amiche, i condimenti e le spezie ( lo zafferano), la frutta secca (l’uva)… sono echi dell’ Africa del Medio Oriente … con bussola a Nord. D. La politicaIl testo si conclude con un pensiero politico attraverso un fatto di cronica : La Sicilia primo eldorado dei lavoratori clandestini … gente misera che affoga sulle loro zattere… L’occidente diventa una tomba per chi vuole solo sopravvivere e lottare per la vita . Vous êtes invités à voir l'album photo de SOUND FOOD SYSTEM: lycée Diderot 28-04-2008
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